sabato 13 marzo 2010

B.A.S.C.

da evitare:
IL SOFFIO DELL'ANIMA: il signor Carlo Rambaldi (papà di King Kong, E.T. e Dio sa solo cosa) suo malgrado ha avuto un figlio (Victor) che laureatosi a Los Angeles e cresciuto in America avrebbe fatto bene a starci e dedicarsi alla selviviticoltura delle Duglasie (alberi di rara bellezza). Torna in Italia e si imbatte nel libro di Lippi Bruna Valentina, storia vera (si dice) sulla convivenza forzata con la dialisi. LUI costretto fin dalla nascita a tale cura, la madre di LEI con il tempo. Si incontrano all'ospedale, si innamorano, LUI sfida le regole, LUI fa i viaggi astrali, LUI ha un'amica immaginaria cinese zen, LUI si iscrive ad un torneo di arti marziali ed arriva in fondo con il cattivo di turno che a metà film lo bastona con altri bulli chiamandolo "povero handicappato". Ora il fatto è che LUI è FLAVIO MONTRUCCHIO (splendido splendente). LEI è LUCREZIA PIAGGIO (nel film i genitori di Imola lei romana doc, mavaffanculo! cortesemente da leggere alla toscana con una V sola triplicando le F). Insomma tra il voler fare un film toccando un problema come quello della Dialisi, buttandoci un po' di Moccia, e l'immaginario viaggio del cosmo diventa un KARATE KID de NOATTRI con dei dialoghi vergognosi (durante l'iscrizione del torneo di arti marziali un intervistatore chiede al cattivo di turno come si è preparato a tale sfida, la risposta è: "spaccando la faccia a tutti quelli che incontrava".). Si fatica ad arrivare al quarto d'ora del film.

MIA MADRE ENTRA IN CAMERA: ve lo giuro, quando all'ultima scena dell'incontro LUI è ancora in terra ed il cattivo di turno vuole finirlo, LUI si rialza, pensa alla cinese che è vissuta solo nella sua mente e concentrandosi fa l'onda energetica di Goku (DIO CANE) con un effetto speciale degno di Tony Binarelli, sconfiggendo il bullo.
PUNTO G: forse una battuta di Dario Ballantini ma non me la ricordo.

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